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Legumi 2022-09-06T21:29:22+00:00

I LEGUMI

LE LENTICCHIE

Le Lenticchie, dal tipico seme di colore verde e di dimensione medio-grande, sono autoriprodotte in famiglia da almeno quattro generazioni. Selezionate per la loro cuocibilità e per il gusto delicato, sono l’ingrediente immancabile di ogni vera zuppa contadina.

Vengono seminate a mano nei mesi di gennaio e febbraio in file distanti 80-100 cm, per permettere la zappatura negli interfilari durante il periodo primaverile.

Si tratta di una pianta dalla taglia molto bassa, facilmente soffocabile dalle infestanti che, operando in regime di agricoltura biologica (cioè senza effettuare alcun trattamento chimico per il loro contenimento), crescono in abbondanza all’interno dei campi.

Alla  prima zappatura meccanica seguono altri passaggi manuali di estirpazione delle infestanti fino ad arrivare alla fioritura, a metà maggio.

Da allora in poi occorre solamente aspettare che la natura faccia il proprio corso, intervenendo il meno possibile.

 

La raccolta avviene per mietitura manuale, nella prima decade di giugno, allorché circa il 50% delle piante è virato al giallo. Dopo circa una settimana di essiccazione al sole, con periodici rivoltamenti dei cumuli, le piante sono pronte per la trebbiatura (meccanica o manuale).





I CECI

I Ceci bianchi, dal seme sferoidale e rugoso, di colore giallastro a maturazione e di dimensione medio-grande, sono anch’essi frutto di autoriproduzione di sementi coltivate in famiglia da oltre ottant’anni.
Vengono seminati nei mesi di febbraio e marzo in file distanti 20-30 cm, su un terreno precedentemente ripulito dalle infestanti con numerosi passaggi di zappatura.
Si tratta di una pianta molto rustica e resistente, il cui ciclo colturale breve e la capacità di sfruttare al massimo anche piccole quantità di acqua, consente una semina tardiva che aiuta il contenimento naturale delle infestanti.
La raccolta avviene nel mese di luglio allorché le piante sono completamente secche.





I CECI NERI

I Ceci neri, dal seme piccolo e rugoso, sono frutto di una recente riscoperta. Caduti in disuso da decenni, sono stati ultimamente rivalutati e apprezzati per il loro maggiore contenuto in ferro e per la possibilità di dare un tocco di colore alle zuppe.
La pianta ha una taglia inferiore e risulta più delicata di quella dei ceci bianchi, pertanto, pur essendo seminati nello stesso periodo, vengono coltivati in file distanti 80 cm e zappati manualmente per eliminare le erbe infestanti.
La raccolta avviene per mietitura manuale e successiva trebbiatura meccanica, nel mese di luglio.